Simoni Sara - 2017 - La musa della notte by Simoni Sara

Simoni Sara - 2017 - La musa della notte by Simoni Sara

autore:Simoni Sara [Simoni Sara]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 1543235476
Amazon: B06X1BT4JX
pubblicato: 2017-05-01T22:00:00+00:00


10. Arturo

Dove arde l’abisso

23 ottobre 2016

Un soffitto bianco. Odore di disinfettante. Un gran movimento di volti sconosciuti, qualcosa infilato nel braccio, gocce che scendono piano dentro un tubo di plastica. La luce del giorno che entra da una finestra stretta.

Arturo ruota la testa. La sente poggiare su dei cuscini scomodi, troppo bassi. Anche le lenzuola sono sconosciute, troppo bianche e troppo rigide. Perfino il pigiama gli è estraneo.

Una fitta alla spalla lo trafigge e gli toglie il fiato. Di colpo il ricordo di quello che è successo ieri sera lo colpisce. Perché era ieri sera, giusto? Ricorda l’ambulanza, la barella su cui era legato sferragliava come un carrello. C’era la sirena che suonava fortissima. C’era Miriam insieme a lui. Poi la testa aveva cominciato a girargli, davanti agli occhi erano comparsi puntini neri, qualcuno aveva detto che stava perdendo troppo sangue.

E poi si è svegliato in quello che sembra proprio un ospedale.

Arturo prova a toccare la spalla ferita. Il dolore esplode e di colpo esiste solo lui, fortissimo. Con un gemito il ragazzo stringe i denti e irrigidisce tutti i muscoli, mentre un’infermiera paffuta si affaccia alla porta della camera e corre alla flebo.

Sogni di fuoco e di bugie. Baci desiderati ma così velenosi da bruciargli in bocca e farlo impazzire. Il cortile dell’università, la torre Velasca illuminata di rosso, qualcuno che cade da lassù e precipita, precipita, sembra che non debba fermarsi più. Una persona con un vuoto nel petto è seduta al tavolo con una persona con un vuoto nella testa; non si capiscono, eppure ognuna si ostina a voler persuadere l’altra di qualcosa. La sua scuola di quando era bambino, e dentro una classe lei, ma quando la raggiunge e l’abbraccia la maschera le si sgretola in faccia e sotto c’è una serpe che lui deve a tutti i costi catturare e uccidere.

Luce. Elettrica, questa volta. Sudore sulla fronte. Arturo ansima, sbatte le palpebre.

“Sei sveglio?” Una voce familiare, che gli riscalda il petto.

Arturo ha il respiro affannoso. “D... dove sono?”

Leandro è seduto accanto a lui. “In ospedale. Al San Michele. L’operazione è andata bene, non ti devi preoccupare.”

“Operazione?”

“Per estrarre il proiettile, sai. Non è che potevano lasciarlo lì.”

Un po’ alla volta Arturo comincia a rendersi conto che il dolore alla spalla è meno accecante di prima. “I miei genitori non ci sono?”

“Ci diamo il cambio. Io, Miriam e loro. Loro saranno andati via una mezzoretta fa, ma vedrai che appena gli dico che ti sei svegliato tornano qui di corsa” dice, e fa per tirare fuori il cellulare.

Arturo alza il braccio sinistro, quello sano, per fermarlo. “Aspetta.”

Un’occhiata strana. “Perché?”

“Prima... prima spiegami bene tutto. Da quanto tempo sono in ospedale?”

“Saranno quarantotto ore tra poco.”

“Che disastro” mormora Arturo.

Il suo amico si aggrappa alla protezione metallica del lettino. “Se avessi letto i miei messaggi non sarebbe successo niente di tutto questo.”

“Forse è stato un bene che non li abbia letti. Forse dovevo vedere con i miei occhi.”

Leandro sospira. “Mio Dio, Art, spero che non sia necessario spararti ogni volta che bisogna convincerti di qualcosa!”

Arturo ridacchia.



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